Messaggero Veneto

Da novembre a oggi registrati guasti a Belvedere, in centro e in alcune frazioni.
L’intesa con una ditta consentirà al comune di sistemare oltre 4.400 punti luce.

CODROIPO. In futuro mai più Codroipo al buio. Era accaduto a novembre nella zona residenziale del Belvedere e nelle settimane successive anche in centro città, così come ancora in alcune frazioni.
Adesso il Comune punta a una riqualificazione energetica di tutti gli impianti di illuminazione pubblica di cui è proprietario: oltre 4.400 punti luce, 63 centraline e 5 semafori.
Nel 2014, come si legge nella delibera approvata dalla giunta Marchetti, la manutenzione dei punti luce è stata eseguita dal personale comunale “con risultati non soddisfacenti dal punto di vista della tempestività degli interventi”.
Causa la netta diminuzione negli ultimi anni del numero di operai, ridotto da 16 nel 1994 agli attuali 6. Operai che materialmente, del resto, non si occupano solo degli impianti e delle centraline di illuminazione, ma devono anche provvedere a quelli elettrici negli edifici comunali e nelle varie infrastrutture.
Serve, dunque, un nuovo sistema di gestione e manutenzione che comporti ottimizzazione di spesa per l’acquisto di energia con un miglioramento dell’efficienza energetica. E una proposta all’amministrazione è giunta dalla ditta codroipese Ciel impianti srl. Una proposta di project financing per gestione e riqualificazione dell’illuminazione pubblica comunale a parità dell’attuale spesa energetica e di manutenzione (senza impegno economico da parte dell’amministrazione comunale), la sua messa a norma, la riduzione della spesa storica per la gestione, la non ascrizione a debito degli investimenti.
La giunta Marchetti ha dunque dato mandato agli uffici competenti affinché procedano insieme all’operatore economico privato alla redazione di un progetto preliminare. La sua eventuale approvazione costituirà l’elemento fondamentale per la successiva gara a evidenza pubblica. Le opere potrebbero dunque essere inserite nel programma triennale di lavori pubblici 2016-18. In agenda, quindi, c’è un maxi-interventodi sistemazione e rimessa a nuovo dell’illuminazione del comune.
Comune che nei prossimi anni potrebbe essere unito a quello di Camino al Tagliamento. Questa sera, alle 20, all’ordine del giorno del consiglio ci sarà infatti la delibera con cui chiedere alla Regione di indire il referendum consultivo per la fusione. Un consiglio storico per il capoluogo del Medio Friuli.