Messaggero Veneto – 03/11/2020
UDINE.
Esaurite le farraginose procedure burocratiche che governano l’acquisto di beni e servizi da parte della pubblica amministrazione, saranno installate probabilmente a partire da gennaio negli spazi comuni di asili, elementari e medie le lampade battericide a raggi ultravioletti che la giunta guidata da Pietro Fontanini ha deciso di acquistare con parte dei 520 mila euro arrivati grazie ai Fondi strutturali europei messi a disposizione per fronteggiare l’emergenza Covid-19.
Quattro lotti
L’amministrazione comunale ha scelto di frazionare in quattro distinti lotti l’intervento di installazione dei dispositivi luminosi, pubblicando una manifestazione d’interesse alla quale hanno partecipato nelle scorse settimane venti ditte da tutta Italia.
Nelle scorse ore la commissione di gara ha individuato i vincitori per ciascun lotto, affidando in via provvisoria l’appalto per la posa in opera delle luci ultraviolette. Nelle scuole dell’infanzia il lavoro sarà eseguito dalla Luciano Riva impianti di Pasian di Prato, per una cifra di 79.965,39 euro; alle elementari l’installazione sarà a carico della Tecnoimpianti di Azzida (appalto da 136.581,59 euro), mentre alle medie le lampade saranno sistemate dalla Ciel impianti di Codroipo (154.669,10euro).
Il quarto lotto è trasversale e riguarda l’installazione dei dispositivi negli ascensori: in questo caso la più convincente tra le proposte è stata quella formalizzata dalla Thyssenkrupp Elevator Italia, satellite specializzato del colosso tedesco dell’acciaio: l’appalto, in questo caso, vale 23.418,07 euro.
Mille lampade
Complessivamente saranno installate un migliaio di lampade uv come quelle utilizzate normalmente in ambito ospedaliero per la sanificazione delle sale operatorie: si tratta di speciali neon capaci di annientare i microrganismi senza l’utilizzo di prodotti chimici.
«Non andremo a impattare sugli impianti esistenti – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Loris Michelini –. Verranno effettuati collegamenti autonomi che consentiranno anche il controllo da remoto dei dispositivi».
Negli spazi comuni
Le lampade a ultravioletto non saranno installate nelle aule, ma negli spazi comuni: «Servizi igienici, mense, palestre e spogliatoi», elenca l’assessore comunale all’Istruzione, Elisa Battaglia, che illustra come «i dispositivi saranno destinati a tutti gli istituti, dagli asili alle medie» e che «l’investimento è a lungo termine, visto che l’impianto servirà per garantire l’igienizzazione degli spazi anche a emergenza coronavirus cessata».
I tempi
Affidato l’appalto, dovranno trascorrere ora i canonici trenta giorni prima che l’assegnazione possa diventare definitiva. «La speranza è di poter avviare l’installazione delle lampade entro gennaio, intoppi burocratici permettendo», indica Michelini.
Sull’intervento, naturalmente, pesa anche l’incognita che avvolge il mondo della scuola: al momento sono state risparmiate dai provvedimenti del governo scuole dell’infanzia, primarie e medie, ma il nuovo Dpcm in gestazione potrebbe spingere verso la didattica a distanza parte delle classi delle secondarie di primo grado.