Messaggero Veneto – 14/12/2018

Verso la centrale operativa unica del Corpo di polizia locale dell’Uti del Natisone.
Altre luci nelle vie Foscolo, Druga, dei Miani, Premariacco e in strada di Guspergo.

CIVIDALE. Scatta l’operazione sicurezza a Cividale, dove tramite una serie di azioni parallele “si sta cercando – dichiara il sindaco Stefano Balloch – di garantire risposta, al 100 per cento, alle criticità segnalate dai cittadini, e di dare dunque alla popolazione la percezione di una “totale” copertura nei confronti di vari pericoli”.
Mentre procede l’iter propedeutico alla costituzione, al comando del Corpo di polizia locale dell’Unione territoriale intercomunale del Natisone, di una centrale operativa unica per la rilevazione e la gestione delle immagini delle telecamere di sorveglianza attive in tutti i quindici Comuni dell’Uti, l’amministrazione civica ha deciso di intervenire sulle vie in cui si accusano carenze o addirittura l’assenza di illuminazione pubblica al fine di favorire la prevenzione dei fenomeni criminosi e di degrado urbano, nonchè per migliorare le condizioni della circolazione veicolare.
Il piano di radicale rinnovamento dell’impiantistica di settore, affidato a una ditta che – con la modalità del cosiddetto project financing – si farà carico della completa gestione del sistema per i prossimi vent’anni, si amplia dunque includendo opere di potenziamento della rete nei punti a forte rischio per la sicurezza, appunto.
La spesa complessiva prevista sfiora i 22 mila euro, importo già a bilancio: ne beneficieranno le vie Foscolo, Druga, dei Miani, Premariacco e la strada di Guspergo.
I lavori sono stati affidati alla stessa azienda che ha ottenuto l’appalto di cui sopra, mirato all’innovazione tecnologica, all’ottimizzazione energetica, alla riqualificazione funzionale e all’adeguamento normativo sia in città che nelle frazioni.
“L’intervento aggiuntivo definito – commenta il sindaco Balloch – va di pari passo con il programma di incremento delle telecamere, strumenti di cui il Comune di Cividale intuì il valore – a fini di deterrenza – parecchi anni fa. L’aumento delle postazioni e l’ottimizzazione della gestione degli strumenti saranno resi possibili da un finanziamento regionale di oltre 200000 euro erogato all’Uti del Natisone.”
Perno del progetto è il miglioramento del meccanismo di rilevazione dati dal comando, in modo da poter controllare, da quella postazione, l’intera rete delle telecamere dislocate nei Comuni dell’Unione del Natisone. In questo modo si potrà così superare l’attuale frammentazione gestionale delle registrazioni.